di Francesca Caputo
Sentimento e immaginazione giocano un ruolo fondamentale sulla parola sinteticamente elaborata in versi e rime. La poesia esprime stati d’animo: gioia, sofferenza, amore, angoscia, passione, desiderio. Per queste sue caratteristiche, essa consiste in uno slancio dello spirito il quale, munito di fantasia, offre un prodotto intuitivo-creativo capace di tramettere emozioni e sensazioni nei fruitori. In rima o in
versi liberi, è correlata ad una visione piacevole o amara della condizione umana.
Ogni evento, infatti, sollecita la sensibilità del poeta che trasforma in canto gli stimoli ricevuti dalla natura, dalla società e dalla sua stessa esistenza. A tal proposito ho dedicato qualche verso, in lingua sanchirichese, all’evento tragico che sta accompagnando l’umanità negli ultimi due anni del primo ventennio del XXI secolo. I versi sintetizzano immagini di vita quotidiana comune: dai canti di speranza alle reclusioni domestiche, dai baci negati alle “illacrimate sepolture”.
A pestë è na rutella racconta esplicitamente gli effetti collaterali del covid-19 provocati ad una società tanto tecnologica quanto fragile.
A pestë è na rutella Lassëmë ì A pestë è na rutella, comë pruvula ndu viendë. A pestë è na rutella, na freva mmëšcata ccu iatë. A pestë è na rutella, sunennë ll_utëmorë |
La peste è una ruota Lasciami stare La peste è una ruota, come polvere nel vento. La peste è una ruota, una febbre trasmessa col fiato. La peste è una ruota, suonando l’ultim’ora |