don Nicola Modarelli
Il tempo di quaresima ormai volge a termine e chissà se abbiamo preso coscienza ma soprattutto se ci siamo lasciati afferrare da Cristo, il Crocifisso risorto che ci prende per mano, che ci strappa al peccato e alla morte e che ci riconsegna alla vita.
È vero che stiamo attraversando un periodo tinto di incertezza, di stanchezza, di paura; si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi.
Nel messaggio per la quaresima di quest’anno, il papa ha detto:<<Nell’attuale contesto di preoccupazione in cui viviamo e in cui tutto sembra incerto e fragile, parlare di speranza potrebbe sembrare una provocazione. Il tempo di quaresima è fatto per sperare, per tornare a rivolgere lo sguardo alla pazienza di Dio, che continua a prendersi cura della creazione>>. (Enc. Laudato sì). È speranza nella riconciliazione, alla quale ci esorta san Paolo: << Lasciatevi riconciliare con Dio>>.
Continuiamo a vivere questo tempo di quaresima lasciandoci illuminare dalla luce della Pasqua alla quale a breve l’itinerario pasquale ci conduce; ma alla Pasqua si arriva attraverso la croce che diventa la vera via alla vita, non solo perché ci narra di un Dio che fa con noi un’alleanza d’amore, ma perché proprio tramite la croce Dio è entrato nella morte per svegliarci da essa.